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Si concretizza l’aumento di capitale di Proger

Versati i primi i 13 milioni di euro per il nuovo piano industriale

Roma – Proger Managers & Partners (PM&P) ha sottoscritto e versato integralmente (13.385.000 euro) l’aumento di capitale della controllata Proger Ingegneria s.r.l., facendo in modo che quest’ultima possa a sua volta sottoscrivere e versare la propria quota dell’aumento di capitale deliberato in Proger s.p.a., di cui detiene il 67,9%.

Proger utilizzerà il capitale per finanziare il suo piano industriale, annunciato lo scorso autunno, con l’obiettivo di essere sempre più soggetto internazionale “generatore di domanda” in grado di sviluppare innovative capacità che, unite a risorse finanziarie e umane adeguate, le consentano di investire in “nuovi progetti” nei target country individuati, costruendo e promuovendo ambiziose iniziative imprenditoriali, puntando su una forte componente tecnologica trasversale, in linea con gli approcci metodologici più avanzati, in particolare nei settori Green Energy, Security, Healthcare e Comunicazione – – ambito in cui ha recentemente investito acquisendo la quota di maggioranza relativa di Indexway s.p.a.

L’operazione finanziaria è stata realizzata grazie a un accordo strategico tra PM&P – di cui gli Amministratori Delegati di Proger, Umberto Sgambati e Marco Lombardi, sono i principali azionisti – e la Cadogan Petroleum Holdings BV, controllata al 100% dalla Cadogan Petroleum PLC, società quotata alla Borsa di Londra.

La partnership industriale tra Proger e Cadogan sarà rafforzata dalla presenza di due figure, tra cui il Presidente, designati da Cadogan nel Consiglio Amministrazione di Proger, composto da sette membri.

“Questo accordo” dichiara l’A.D. Marco Lombardi “offre a entrambe le società il vantaggio di potenziali sinergie operative per lo sviluppo delle rispettive attività e segna un ulteriore passo avanti nel percorso di sviluppo internazionale di Proger che negli ultimi anni ha registrato una crescita costante del valore globale della produzione (€ 124 mln nel 2017) confermandosi oggi come la società di ingegneria no captive numero 1 in Italia”.