Proger offre servizi integrati di ingegneria, approvvigionamento e costruzione per l’intera filiera dell’industria energetica e per la produzione, trasformazione e distribuzione di energia. Proger assicura ai suoi clienti soluzioni complete basate su un mix energetico efficiente, grazie alla sua solida esperienza nel settore degli idrocarburi integrata alla competenza nel campo delle energie rinnovabili e ad una forte sensibilità ambientale.
L’approccio di Proger alla Transizione Energetica è focalizzato sulla proposta di soluzioni sostenibili che richiedono l’integrazione di diverse competenze per definire e abilitare un percorso incrementale basato su tecnologie mature e disponibili, con una specifica attenzione al contesto territoriale e alla capacità e creatività delle eccellenze locali.
Proger ha sviluppato e sta portando avanti molti progetti nell’ambito delle fonti rinnovabili, ma sta anche sperimentando altre applicazioni tecnologiche che al momento sono in grado di fornire risposte concrete alle esigenze della transizione e che sono dotate di sufficienti requisiti di robustezza e applicabilità, specie in contesti territoriali non sempre all’avanguardia.
I sistemi di accumulo di energia permettono di superare la variabilità e discontinuità della produzione energetica da rinnovabili, uno dei principali limiti di queste tecnologie, immagazzinando o restituendo l’energia accumulata su richiesta. Rappresentano quindi un contributo concreto alla transizione energetica, perché, oltre a garantire maggiore stabilità alla rete elettrica, rendono più funzionali e competitivi gli impianti rinnovabili.
Proger attualmente sta fornendo servizi di owner engineering per la realizzazione di BESS (Battery Energy Storage Systems) per tre centrali rinnovabili e ha contribuito alla prima installazione al mondo di un TESS (Thermal Energy Storage System) in una centrale termoelettrica. Il TESS è un sistema totalmente green che permette di aumentare l’efficienza della centrale, riducendo quindi consumi ed emissioni inquinanti. In termini tecnici è uno scambiatore modulare di calore con capacità di accumulo, per mezzo di una miscela di rocce solide frantumate, che lavora in maniera integrata con il ciclo termico dell’impianto fungendo da “cuscinetto energetico”. Inoltre l’azienda è attiva anche su diversi progetti di potenziamento della rete di distribuzione e di sottostazioni elettriche, indispensabili per un utilizzo sempre più ampio ed efficace degli impianti da fonti rinnovabili.
L’idrogeno industriale (grigio), prodotto dal metano, è un prodotto comune che Proger gestisce da anni, fornendo servizi di impiantistica e costruzione a grandi compagnie petrolifere. Il know-how acquisito è un prerequisito fondamentale per poter approcciare alle tematiche di quello che viene chiamato idrogeno blu e verde, che “differisce” dal grigio non per le sue caratteristiche – essendo le proprietà dell’elemento chimico assolutamente le stesse, così come le problematiche di trasformazione e stoccaggio – ma per quel che riguarda le modalità di produzione dell’energia necessaria ai processi e la gestione delle eventuali emissioni di CO2.
Partendo da questa esperienza quindi l’azienda ha deciso di affrontare due linee principali di sviluppo dell’Idrogeno Verde:
La raffinazione è divenuta l’anello debole del ciclo di approvvigionamento petrolifero nel mondo. Non tutto il greggio prodotto riesce ad essere trasformato in prodotti finiti su base giornaliera. In particolare, risultano molto critiche l’offerta di benzine di qualità meno inquinanti e più efficienti e quella di jet fuel per gli aerei. Per affrontare la transizione in modo efficace bisognerà risolvere questi due nodi essenziali.
Gli impianti di raffinazione nel mondo sono vecchi, spesso obsoleti ed inquinanti. E’ quasi impossibile pensare ad investimenti di upgrading perché spesso troppo costosi per i paesi interessati. Proger ha investito su progetti per riqualificare le raffinerie a ciclo semplice con interventi di integrazione con impianti di bioetanolo di seconda generazione, che permettono di:
Un tema come quello della transizione energetica secondo Proger deve essere affrontato con una visione olistica che ponga sempre più al centro l’uomo, la società e l’ambiente. Questo è vero sia per quel che riguarda gli obiettivi di lungo periodo ma si deve concretizzare, da subito, anche per quel che riguarda il benessere, la salute e lo sviluppo sociale delle persone direttamente e indirettamente coinvolte nel processo di produzione dell’energia. In questo campo Proger ha già dato un notevole contributo con numerosi progetti in ambito sanitario finanziati da oil companies, ma si è spinta oltre proponendo soluzioni tecnologiche di salvaguardia della salute degli operatori (Accyourate) così come soluzioni integrate basate su fonti rinnovabili per la fornitura di acqua e produzione di energia in aree rurali (Aware).
L’accesso all’energia è un prerequisito essenziale per la salute e la qualità della vita, poiché favorisce lo sviluppo economico, sociale e sanitario. Per questo motivo Proger ha sviluppato AWARE (Adaptable Water Access & Renewable Energy), che mira a fornire energia e acqua alla piccola produzione agricola, ai villaggi e alle comunità agricole. Si tratta di un programma flessibile e modulare che può essere adattato a diversi territori, basato su tecnologie avanzate adattate al contesto rurale, una forte proprietà locale di tutte le attrezzature e corsi di formazione, che sono le chiavi per garantire la manutenzione del sistema.