Proger offre servizi integrati di ingegneria, approvvigionamento e costruzione per l’intera filiera dell’industria energetica e per la produzione, trasformazione e distribuzione di energia. Proger assicura ai suoi clienti soluzioni complete basate su un mix energetico efficiente, grazie alla sua solida esperienza nel settore degli idrocarburi integrata alla competenza nel campo delle energie rinnovabili e ad una forte sensibilità ambientale.
L’approccio di Proger alla Transizione Energetica è focalizzato sulla proposta di soluzioni sostenibili che richiedono l’integrazione di diverse competenze per definire e abilitare un percorso incrementale basato su tecnologie mature e disponibili, con una specifica attenzione al contesto territoriale e alla capacità e creatività delle eccellenze locali.
Proger ha sviluppato e sta portando avanti molti progetti nell’ambito delle fonti rinnovabili, ma sta anche sperimentando altre applicazioni tecnologiche che al momento sono in grado di fornire risposte concrete alle esigenze della transizione e che sono dotate di sufficienti requisiti di robustezza e applicabilità, specie in contesti territoriali non sempre all’avanguardia.
L’idrogeno industriale (grigio), prodotto dal metano, è un prodotto comune che Proger gestisce da anni, fornendo servizi di impiantistica e costruzione a grandi compagnie petrolifere. Il know-how acquisito è un prerequisito fondamentale per poter approcciare alle tematiche di quello che viene chiamato idrogeno blu e verde, che “differisce” dal grigio non per le sue caratteristiche – essendo le proprietà dell’elemento chimico assolutamente le stesse, così come le problematiche di trasformazione e stoccaggio – ma per quel che riguarda le modalità di produzione dell’energia necessaria ai processi e la gestione delle eventuali emissioni di CO2.
Partendo da questa esperienza quindi l’azienda ha deciso di affrontare due linee principali di sviluppo dell’Idrogeno Verde:
La raffinazione è divenuta l’anello debole del ciclo di approvvigionamento petrolifero nel mondo. Non tutto il greggio prodotto riesce ad essere trasformato in prodotti finiti su base giornaliera. In particolare, risultano molto critiche l’offerta di benzine di qualità meno inquinanti e più efficienti e quella di jet fuel per gli aerei. Per affrontare la transizione in modo efficace bisognerà risolvere questi due nodi essenziali.
Gli impianti di raffinazione nel mondo sono vecchi, spesso obsoleti ed inquinanti. E’ quasi impossibile pensare ad investimenti di upgrading perché spesso troppo costosi per i paesi interessati. Proger ha investito su progetti per riqualificare le raffinerie a ciclo semplice con interventi di integrazione con impianti di bioetanolo di seconda generazione, che permettono di:
Un tema come quello della transizione energetica secondo Proger deve essere affrontato con una visione olistica che ponga sempre più al centro l’uomo, la società e l’ambiente. Questo è vero sia per quel che riguarda gli obiettivi di lungo periodo ma si deve concretizzare, da subito, anche per quel che riguarda il benessere, la salute e lo sviluppo sociale delle persone direttamente e indirettamente coinvolte nel processo di produzione dell’energia. In questo campo Proger ha già dato un notevole contributo con numerosi progetti in ambito sanitario finanziati da oil companies, ma si è spinta oltre proponendo soluzioni tecnologiche di salvaguardia della salute degli operatori (Accyourate) così come soluzioni integrate basate su fonti rinnovabili per la fornitura di acqua e produzione di energia in aree rurali (Aware).
L’accesso all’energia è un prerequisito essenziale per la salute e la qualità della vita, poiché favorisce lo sviluppo economico, sociale e sanitario. Per questo motivo Proger ha sviluppato AWARE (Adaptable Water Access & Renewable Energy), che mira a fornire energia e acqua alla piccola produzione agricola, ai villaggi e alle comunità agricole. Si tratta di un programma flessibile e modulare che può essere adattato a diversi territori, basato su tecnologie avanzate adattate al contesto rurale, una forte proprietà locale di tutte le attrezzature e corsi di formazione, che sono le chiavi per garantire la manutenzione del sistema.
Le risorse umane sono il bene più prezioso di un’azienda, per questo è importante avere strumenti all’avanguardia per monitorare la loro salute, soprattutto quella di chi lavora in ambienti difficili come gli impianti di estrazione e lavorazione degli idrocarburi.
Proger, attraverso la sua controllata Accyourate, ha sviluppato una gamma di wearables comfortevoli, realizzati con filati naturali bioceramici e dotati di sensori polimerici tessili in grado di restituire in tempo reale i parametri biovitali (come ECG e livello di respirazione) dell’individuo con assoluta precisione e in modo non invasivo. Grazie alle tecnologie 5G, questi parametri vengono analizzati in tempo reale per monitorare lo stato di salute dell’individuo e, grazie ad algoritmi predittivi, prevenire possibili situazioni critiche.