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Sostenibilità idrica: pubblicate le nuove linee guida di Assoreca coordinate da Proger

Un nuovo modello sinergico di gestione efficiente della risorsa idrica per far fronte alle sfide della crisi climatica in atto.

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, sono state pubblicate le “Linee Guida per la Sostenibilità Idrica Territoriale”, il documento alla base del progetto ideato e coordinato da Proger nell’ambito del gruppo di lavoro di Assoreca, l’associazione che rappresenta le maggiori società di ingegneria ambientale in Italia. L’obiettivo è mettere a disposizione di enti e professionisti del settore un modello efficiente e sinergico tra le diverse tipologie di fruizione e utilizzo (civile e potabile, industriale, agricola e zootecnica, idroelettrica). 

Marco Sandrucci, responsabile del dipartimento Ambiente e Geologia di Proger, illustra le motivazioni che hanno portato alla nascita del progetto “Sostenibilità Idrica” di Assoreca, da lui coordinato: “Sempre più chiaramente si sta palesando un cambiamento importante a livello della distribuzione delle precipitazioni durante l’anno, con una drammatica alternanza di fenomenologie di segno opposto, passando da dissesti per eccesso di acqua a periodi di siccità. Scopo del documento, e del progetto pilota di “sostenibilità idrica territoriale” è anche quello di dare indicazioni operative per fare fronte non solo  al susseguirsi sempre più frequente di crisi idriche, non più relegate alle sole regioni meridionali dell’Italia e del Mondo, ma anche alla concomitante non corretta e ottimale gestione dell’acqua, e per questo abbiamo sentito l’urgenza di intervenire per portare all’attenzione degli Enti competenti una formulazione metodologica che risulti efficiente e sostenibile.”

Le linee guida analizzano quindi il tema dell’acqua da un punto di vista ambientale, tecnico, legislativo, politico e sociale, e lo sviluppano in tutti i suoi aspetti, dalla verifica di fattibilità all’approvvigionamento, utilizzo, recupero e riutilizzo idrico, per proporre un modello circolare virtuoso, replicabile in contesti socioeconomici e territoriali diversi. 

Una risposta operativa e gestionale che si inserisce in un quadro infrastrutturale e legislativo che necessita di un profondo rinnovamento, come evidenziato anche nel rapporto “Water Economy in Italy” pubblicato da Proger nei primi mesi del 2023, cui tra pochi mesi seguirà un secondo documento focalizzato sulle migliori tecnologie oggi esistenti nel settore.

Da sempre Proger è attenta ai temi di ottimizzazione e circolarità della risorsa idrica nei cantieri e nei siti produttivi, e da anni ormai ha ampliato il proprio orizzonte su aspetti più sistemici e territoriali, come sul rapporto sempre più critico tra acqua e agricoltura, che in molti casi risulta il settore più danneggiato, pur essendo primario per tutte le comunità umane. Per questo l’approccio sviluppato da Proger mira ad ottimizzare l’utilizzo e a massimizzare l’accumulo (meglio se di acqua riciclata da impianti di depurazione) nei periodi di abbondanza quantitativa, per poi renderla disponibile a supporto delle coltivazioni agricole nei periodi siccitosi e ad elevata evapotraspirazione. 

Conclude Sandrucci: “Il gruppo di lavoro sta sviluppando con successo il progetto pilota di un comparto territoriale ad elevata resilienza e sostenibilità idrica in Piemonte, in un territorio che presenta tutte le tipologie di idroesigenza e, soprattutto, criticità fino a poco tempo fa inimmaginabili. Poiché la competizione per l’utilizzo dell’acqua è un problema non solo italiano, ma sempre più globale, crediamo che questo nuovo modello possa rappresentare una soluzione adattabile in tutti i contesti e ne vogliamo dimostrare la concreta applicabilità”.