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Progetto di interconnessione energetica Tunisia-Italia

Il “ponte” che collegherà i sistemi elettrici di Europa e Africa

Proger, in JV con HPC (capofila), IDEA Consult, ELARD e Plexus Energy, è responsabile della preparazione degli studi valutazione di impatto ambientale e sociale (ESIA) e di un piano di azione di reinsediamento (RAP) per il progetto di interconnessione elettrica Tunisia – Italia (TUNITA).

TUNITA, sviluppato dagli operatori dei sistemi di trasmissione italiano e tunisino TERNA e STEG e finanziato dalla World Bank, è considerato un progetto di interesse comunitario (PCI) di importanza strategica per il sistema elettrico di trasmissione del bacino mediterraneo e fornirà uno strumento addizionale per ottimizzare l’uso delle risorse energetiche tra Europa e Nord Africa. Il collegamento elettrico sottomarino, da 600 MW in corrente continua ad altissima tensione, metterà in comunicazione la stazione elettrica di Partanna (in provincia di Trapani) con una stazione corrispondente, nella penisola tunisina di Capo Bon, attraverso un cavo sottomarino di 200 km.

Gli obiettivi dell’opera sono molteplici e mirano ad ottimizzare l’uso delle risorse energetiche tra Europa e Nord Africa, con benefici per il sistema elettrico italiano ed europeo in termini di sostenibilità, integrazione dei mercati e delle fonti rinnovabili, nel rispetto del Green Deal e di una riduzione delle emissioni di CO2.

L’impegno di Proger e della JV è rivolto alla redazione di approfonditi studi di impatto ambientale e sociale che sono il presupposto per la fattibilità del progetto e per far sì che tutte le opere vengano realizzate con la massima attenzione per il territorio e l’ambiente, in particolare per le aree protette che fanno parte della rete Natura 2000, minimizzando gli impatti sul paesaggio, sulle zone costiere di approdo e sui fondali marini.