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Nuovo Comprensorio Militare “La Comina”

Una delle prime applicazioni del progetto “Caserme Verdi” del Ministero della Difesa

Proger, mandataria del raggruppamento che comprende Arcom Project, ETS e RPA, ha siglato con il Ministero della Difesa il contratto per l’affidamento dei servizi relativi alle indagini e alla redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica, del progetto definitivo e del progetto esecutivo, incluso il piano di sicurezza e coordinamento, per la realizzazione del nuovo comprensorio militare “La Comina”, nel comune di San Quirino in provincia di Pordenone.

Questo incarico si inserisce all’interno del più ampio programma “Caserme Verdi”, che prevede la realizzazione di basi militari di nuova generazione: efficienti, funzionali, modulari, dal basso impatto ambientale e concepite per garantire idonee condizioni di vita e di benessere al personale dell’Esercito e alle famiglie.

Il progetto consiste nell’adeguamento e ammodernamento dell’attuale centro di addestramento “La Comina” per ospitare il Comando 132^ Brigata Corazzata “Ariete”, che si trasferirà dall’attuale caserma Mittica nel centro di Pordenone che diverrà un polmone verde con servizi per la città. Le strutture sportive e le aree di addestramento attualmente presenti negli 86 ettari di superficie del comprensorio verranno ampliate e integrate con la realizzazione di nuove aree comando, logistiche e alloggiative, per un importo stimato dei lavori di circa 90 milioni di euro.

I principali interventi riguardano la costruzione di una sala operativa e di uffici per circa 300 postazioni, locali tecnici e ambienti protetti INFOSEC (Sicurezza Informatica), alloggi per un minimo di 250 persone, una sala polifunzionale da 500 posti, asilo, infermeria, cucina, refettorio, officina meccanica, magazzini e armerie, depositi carburanti, una zona di atterraggio elicotteri, una nuova viabilità interna e una nuova recinzione perimetrale dotata di sistemi di sicurezza e videosorveglianza.

Un aspetto cruciale, sia dal punto di vista ambientale che della sicurezza, è la diversificazione delle fonti di approvvigionamento di energia, con integrazione delle rinnovabili, per massimizzare la resilienza energetica e mitigare gli effetti dovuti ad eventuali attacchi o calamità, assicurando il mantenimento della capacità operativa del comprensorio.

Considerata l’importanza e la complessità dell’intervento, il Ministero della Difesa aveva indetto nel mese di aprile una gara d’appalto estremamente selettiva, incentrata sulla progettazione integrata e coordinata, che Proger è riuscita ad aggiudicarsi grazie alla sua vocazione multidisciplinare e alla vasta esperienza nel coordinamento e realizzazione di grandi opere.