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Proger all’OMC-MED di Ravenna

Per partecipare alla transizione energetica da protagonista

Proger spa sarà presente anche quest’anno alla 15esima edizione dell’Omc-Med Conference and Exhibition di Ravenna (dal 28 al 30 settembre), la vetrina biennale dei principali protagonisti dell’industria dell’energia per i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

L’energia sostenibile, la transizione ecologica ed energetica dalla produzione dai combustibili fossili, l’innovazione tecnologica sono i temi su cui si confronteranno le imprese (dalle compagnie produttrici di energia tradizionale e rinnovabile ai produttori di servizi e di soluzioni tecnologiche per la costruzione di impianti e per la distribuzione) impegnate in un settore sempre più al centro dell’attualità economica, sociale e culturale.

Proger spa, società leader dell’engineering in Italia, lavora nel settore energetico dagli anni Novanta, avendo sviluppato competenze trasversali, che si applicano alle produzioni tradizionali e a quelle più innovative. Complessivamente il fatturato annuo derivante dalla progettazione di impianti e soluzioni tecnologiche nell’industria dell’energia è di circa 50 milioni di euro, circa la metà dell’intero giro d’affari di Proger. Tra Italia ed estero occupa in questo comparto circa 300 addetti.

Le competenze sviluppate da Proger spa in questi trent’anni di lavoro nel settore dell’energia sono state trasversali, “e la rendono una protagonista naturale dell’ingegneria della transizione, un’ideale cerniera tra il passato che ci accompagnerà ancora per un non breve presente, e un futuro già cominciato ma che richiede tempo e investimenti per affermarsi definitivamente” come spiega Umberto Sgambati, ceo di Proger spa, che sarà presente a Ravenna nel giorno dell’inaugurazione dell’Omc.

La “visione olistica” costruita negli anni dal lavoro di Proger spa assicura un presente fatto di progetti su ogni versante del settore energia, contribuendo alla costruzione di impianti più sostenibili nella produzione tradizionale, incrementando la progettualità nel settore dell’energia rinnovabile, investendo con competenza sul fronte dell’energia più “green” (dall’idrogeno al bioetanolo). È appena il caso di ricordare, su quest’ultimo fronte l’esperienza importante condotta da Proger nella realizzazione di impianti di produzione di idrogeno, sia come derivato dal recupero e purificazione delle raffinerie tradizionali – è il caso dell’impianto Lukoil di Burgas (Bulgaria) – sia come produzione “green” dall’elettrolisi dell’acqua, nel progetto pilota condotto da Enel nell’isola di Stromboli.

L’approccio di Proger spa alla transizione ecologica ed energetica è quello di una corsa a tappe, come sostiene il ceo della società, Umberto Sgambati, “ciascuna ugualmente importante, perché tutte assieme disegnano una traiettoria autenticamente sostenibile verso il Nuovo, che non sarà mai raggiunto con un sol balzo, né con passi incerti o troppo lunghi”. Per vincere la sfida, è indispensabile disegnare interventi sostenibili “non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico e sociale, che concretamente (non solo a parole) realizzino la Transizione, passo dopo passo, evitando sia salti bruschi che eccessi di prudenza” continua Sgambati. Perché possa affermarsi un nuovo modello di sviluppo che, per citare le parole del Green Deal europeo, consenta “di azzerare le emissioni di gas serra entro il 2050, in tutti i settori dell’economia senza compromettere la crescita economica, anzi favorendola”, “occorre investire risorse ingentissime in nuove tecnologie, usando strumenti commisurati al livello di maturità tecnologica raggiunta. Per la sostenibilità economica della Transizione – conclude Sgambati – sarà perciò cruciale scegliere gli strumenti regolatori e finanziari più adatti. E specialmente per il rapido dispiegamento delle tecnologie mature (necessità inderogabile nel caso del PNRR), il partenariato Pubblico-Privato appare tra i più efficaci al coinvolgimento delle migliori capacità ingegneristiche, manageriali, imprenditoriali e finanziarie”.